CASTEL MADAMA – “Bella Ciao” sul tricolore, il vicesindaco: “Zecche”

Fermo il campionato di calcio, via allo sfottò su Facebook prendendo a pretesto i simboli politici. Secondo voi, si tratta di tifosi in carne ed ossa o di politici immaginari?

Un commento scomposto su Facebook alla vigilia del 25 aprile diventa un caso pseudo-politico a Castel Madama. D’altronde, non capita tutti i giorni che un amministratore pubblico utilizzi il termine “zecca” per indicare un antifascista e condanni la scritta “Bella Ciao” sul tricolore.

Accade a Castel Madama, dove il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Federico Pietropaoli è finito nel mirino dell’opposizione che in un’interrogazione chiede la sua testa per aver scritto una frase “politicamente scorretta” sotto al post di un amico in occasione della Festa della Liberazione.

Secondo i Consiglieri Comunali della Lista “Tutta un’altra Storia” Cristina Nonni, Michele Nonni, Stefano Scardala e Guido Spicciani, alle 22,23 del 24 aprile l’amico aveva scritto: “Imbrattare il tricolore è reato, imbecilli! Dimenticavo… a voi tutto è concesso!”. “Bravo – si complimenta il vicesindaco – dipende chi commette il reato… se è una zecca non è reato. La legge non è uguale x tutti. Sono due mesi che ci hanno sequestrato a casa ora si può uscire x festeggiare XXV aprile…”.

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Stando sempre alla ricostruzione dei quattro, il post iniziale era la risposta al post pubblicato alle 17,57 dello stesso 24 aprile da parte di un commerciante di Castel Madama.

“Buona Resistenza” con allegata la foto della vetrina del negozio sulla quale era stata esposta la bandiera italiana con la scritta “una mattina mi son svegliato… Bella Ciao”.

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